Da specialità locali a blend del nord Italia: ecco perché le uve che abbiamo piantato renderanno la tua esperienza unica


Da specialità locali a blend del nord Italia: ecco perché le uve che abbiamo piantato renderanno la tua esperienza unica

La messa a dimora delle barbatelle è un esercizio di pazienza impareggiabile. Da un lato c’è l’emozione di passare all’azione dopo mesi in cui si è ponderata la visione aziendale dei prossimi anni; dall’altro non si sta più nella pelle dalla curiosità di conoscere quali risultati verranno ottenuti, quali profumi, quali sapori, quali sfumature di colore.
Ma se si concedono alla pianta il tempo e la dedizione necessari, quelli che solo un contadino appassionato può darle, si otterranno grandi soddisfazioni.

contadino che pianta la vigna
Il nostro Lillo pianta le barbatelle con grande devozione

Ecco, quindi, altri elementi che ci legano ancora di più alla terra che coltiviamo: il sudore, la fatica e l’impegno che si impiega per ottenere il migliore dei risultati.
Ma cosa succede quando scegliamo di piantare vitigni atipici che, apparentemente, non hanno quel famoso legame intrinseco con il territorio? Il vino ottenuto sarà impreziosito dall’unione delle diversità dalle quali nasce: le specificità tipiche del vitigno si andranno ad intrecciare con le caratteristiche climatiche e le peculiarità del territorio, dando vita ad un prodotto unico ed inimitabile.

ciuffetti di barbatelle
Il lavoro del contadino è uno dei più difficili ed importanti per la Cantina

Viene fuori proprio da queste riflessioni, portate avanti nel corso delle lunghe settimane invernali, la decisione di proseguire, da un lato, con le peculiarità di un’uva tipica come il Perricone e dall’altro con il Manzoni Bianco, incrocio di uve tipico del Triveneto che in pochi coltivano al sud Italia.

Il Perricone darà il via allo sviluppo di una nuova etichetta i cui dettagli sono ancora oggi un segreto tra l’enologo e la famiglia De Gregorio, ma possiamo già immaginare i sentori speziati di ginepro e pepe nero e profumi inebrianti di marasca, prugna e ciliegia.

Il Manzoni bianco è un cavallo di battaglia che è stato ormai collaudato negli anni alle Cantine.
Nato negli anni 20’ – ’30 da un blend creato dall’enologo Luigi Manzoni, ha trovato presso le Cantine la propria dolce metà sicula con cui ormai convive da vent’anni per il Bianco di San Lorenzo.
Quest’ultimo è un pezzo di storia, un sovrano indiscusso della festa che si tiene qui ogni 10 Agosto (da cui prende il nome, la Festa di San Lorenzo), un’icona firmata De Gregorio.

Non vediamo l’ora di assaggiare insieme a te il vino che verrà fuori da queste nuove barbatelle perché, che sia autoctono o internazionale, atipico o caratteristico, il vino unisce sempre le persone.

Che ne dici di un assaggio insieme?

Prenota la tua esperienza qui alle Cantine!

+ There are no comments

Add yours